Domenica 27 gennaio ore 17,00
Perchè esserci: perché il “cuore pensante” di Etty ci conduce a scoprire le mille e una Shoah della storia e dei nostri tempi.
“Etty e Luciana sono due donne che si scambiano parole, emozioni, pensieri, riflessioni. Il diario, le lettere di Etty Hillesum, giovane ebrea prima deportata nel campo di smistamento di Westerbork, poi trasferita ad Auschwitz dove trova la fine chiedendo di essere “un balsamo per molte ferite”, sono specchio e sorgente per le domande, le riflessioni e gli stati d’animo di una donna del presente che potrebbe essere ognuno di noi, con gli occhi ben aperti su un mondo in cui infinite persecuzioni e violenze richiamano la necessità di “fare memoria” ma in maniera dinamica. Occorre allora lasciar parlare Etty per essere capaci di indagare sull’oggi, sulla nostra storia e le nostre chiusure e le nostre deportazioni. Perché il passato va impastato con il presente, deve avere un senso che apra al futuro. Perché altri esseri umani ci chiamano, e anche se il colore della pelle è diverso, o le situazioni sembrano lontane da quelle, la violenza è la stessa. Ed è sorprendente come Etty riesca, in questo suo cammino stroncato a soli 29 anni, ad indicarci la strada della forza, dell’onestà, della bellezza: la “fatica della luce” che si fa strada nel buio. Con la volontà di vivere fino in fondo.
Archètipo per la GIORNATA DELLA MEMORIA
DIALOGO CON ETTY HILLESUM. Dalla Shoah verso il presente
di Luciana Breggia
A cura di Laura Galgani
Con Anahì Traversi e Sabina Cesaroni
Immagini, video e musica Mauro e Laura Galgani
Adatto ad un pubblico dai 13 anni in su
Durata 60’